L'occamismo come un nuovo aristotelismo

"possiamo considerare la donna come un uomo inferiore..."
(Aristotele)


Chi era e che cosa diceva Aristotele.

Filosofo e scienziato greco (384-322 a.C.) fondo' in Atene la scuola detta "peripatetica". Contro la dottrina platonica delle idee trascendenti, egli afferma l'immanenza delle forme ideali nella materia sensibile.
Secondo lui la realta' e' costituita dagli individui, che sono sintesi di materia e forma.
Nel medioevo la dottrina aristotelica fu ripresa da Guglielmo di Occam che con il presunto razionalismo del suo "rasoio che taglia via le ipotesi impossibili" riaffermava la logica del conservatorismo e della realta' dell'ovvieta' del sensibile.
Fu solo piu' recentemente che, con l'apporto della ricerca sperimentale galileiana, la Scienza prese il suo effettivo volto metodologico e operativo sottraendosi alle ipoteche morali dell'aristotelismo e dell'occamismo.
Nonostante cio' ancora oggi, contraddicendo l'apertura sperimentale impostata dal Galileo Galilei, che non fa preclusioni aprioristiche di ricerca ma mostra semplicemente una prassi di verifica e di sperimentazione dei fenomeni, una certa parte della scienza, l'occamismo scientista, utilizza il "rasoio di occam" come parametro, non di metodo ma come strumento di giudizio morale, per valutare a priori di ogni circostanza gli indirizzi da dare alla ricerca, limitando la Scienza stessa nelle sue potenzialita' di indagine e di sviluppo tecnologico.
In entrambi, sia nell'aristotelismo quanto nell'occamismo, c'e' la pressante necessita' di pretendere un assolutivo e una prevaricazione del sensibile sulle possibili ipotesi che possano andare oltre l'ovvio rivelando uno spirito di conservazione delle idee che nega ogni potenzialita' della curiosita' umana.

Alcune dissertazioni sull'occamismo visto come neo aristotelismo.

"...Tra gli scrittori di storia della filosofia esiste la tendenza a interpretare gli uomini alla luce dei loro successori, ma questo e' in genere un errore. Si e' detto di Occam ch'egli avrebbe provocato la fine della scolastica, e che sarebbe stato un precursore di Cartesio o di Kant, o di qualsiasi altro filosofo moderno che fosse il favorito di questo o di quel critico.
Secondo Moody, con il quale sono d'accordo, tutto questo e' sbagliato. Occam, egli sostiene, si occupo' principalmente di restaurare un genuino Aristotele, liberato sia dalle incrostazioni agostiniane che da quelle arabe.
Questo era stato anche, entro limiti piuttosto ampi, l'obiettivo di San Tommaso; ma i francescani, come abbiamo visto, avevano continuato a seguire Agostino molto piu' da vicino di quanto Tommaso non avesse fatto,
L'interpretazione di Occam data dagli storici moderni, secondo Moody, e' stata viziata dal desiderio di trovare un "graduale" passagio dalla scolastica alla filosofia moderna; questo ha fatto si che si volessero leggere per forza in lui delle dottrine moderne, mentre in realta' Occam stava semplicemente interpretando Aristotele..."

Bertrand Russel, Storia della filosofia occidentale.


"...La situazione culturale veneta della seconda meta' del Trecento proietta riflessi sinistri nell'epistolario del Petrarca, ove rimbalza l'eco della sua vivida preoccupazione per le deleterie conseguenze del nuovo aristotelismo degli occamisti..."

Antonio Poppi, Introduzione all'aristotelismo padovano. Editrice Antenore di Padova.