VIVERE L'ESISTENZA
NELLA POESIA DEL SILENZIO INTERIORE

L'esperienza piu' significativa che puo' essere vissuta nella meditazione e' rappresentata dall'ottenimento del silenzio interiore.
Esso rappresenta un momento particolare in cui il meditante riesce a sottrarsi dalle influenze soggettive del suo visibile quotidiano per affacciarsi sul mistero dell'invisibile. Non piu' ingannato dalla rappresentazione sensoriale del mondo che conosce, non piu' accompagnato dalle aspettative della sua personalita', non piu' guidato dai percorsi culturali del mondo degli altri in cui vive.
Solo, con la compagnia di se stesso e nella sua purezza intangibile di creatura senziente che scopre l'eterno presente che l'accompagna e che e' parte integrante della sua vita. E' quel silenzio tante volte inseguito nella solitudine, lontano dagli altri e dalle cose, cercato per sottrarsi ad una vita inutile e infeconda, per trovare forza di fronte alla disperazione delle vicende del quotidiano e per trovare energia per la propria creativita'. Quel silenzio trovato quando ci si libera dal richiamo insistente del quotidiano per calarsi in quella situazione di solitudine aperta alla grandezza della natura e si entra in una condizione di silenzio interiore che ci apre una porta inaspettata sull'infinito.
Nella meditazione questa esperienza non avviene a caso. E' la meditazione stessa che conduce a questo silenzio interiore mostrandolo nella sua qualita' di una soglia che si apre sul mistero della vita.
Non e' una astrazione momentanea dal quotidiano, e' un contatto con il trascendente, con lo Shan, che entra nella nostra vita e che si trasmette ai valori del visibile per saldarli all'invisibile in una sola realta' completa e fonte di armonia e di benessere.
Nel silenzio interiore vissuto nell'esperienza della meditazione si entra in contatto con una dimensione reale che esiste al di la' delle nostre aspettative e delle nostre emozioni e sopratutto che non rappresenta una semplice astrazione dagli eventi della personalita' e del quotidiano.
Nel silenzio interiore c'e' la realta'. Si incontra l'esperienza del Vuoto, l'esistenza per quella che e', senza gli attributi fuorvianti dei concetti e delle aspettative del mondo dell'ovvio. C'e' la conoscenza necessaria per modificare il proprio vissuto, per portarvi benessere e armonia in maniera concreta e significativa.
Realizzare e vivere l'esperienza del silenzio significa infatti ritrovare se stessi e prendere consapevolezza dei propri bisogni reali a lungo persi di vista nell'esecuzione di ruoli e di morali sociali.
Significa uscire dai ricatti e dalle illusioni dell'ovvio prodotte e alimentate dalla mente per trovare preziose e reali intuizioni di vita e ottenere finalmente una immediata pace interiore, fuori dal turbinio dei propri pensieri e delle proprie preoccupazioni.
Il silenzio interiore consente di realizzare una esperienza personale di rapporto con la natura piu' intima dell'esistenza, ricucendo un rapporto che era stato vissuto nell'infanzia ma che era stato interrotto dalle esigenze del vissuto quotidiano, per affacciarsi sul mistero che anima l'universo con antico entusiasmo aperti con curiosita' a nuove esperienze.
In questa esperienza interiore si può giungere a scorgere l'esistenza di un sentiero misterioso che porta alla conoscenza del significato della propria vita e dell'universo intero. Un sentiero che si puo' intraprendere e percorrere, fatto di progressivi stati percettivi di coscienza che portano in un atto di risveglio alla conoscenza e alla partecipazione della natura più intima e segreta dell'esistenza, lo Shan.
Ed e' qui che ci si rende conto che in questo silenzio si puo' trovare una infinita energia spirituale che si puo' canalizzare in una creativita' personale da poter dedicare a se stessi e agli gli altri.
Ed in questa occasione che si scopre che il silenzio realizzato nella meditazione e' una esperienza di amore e di conoscenza di portata immensa.

(Da "Armonia e Creativita' della Meditazione"
di Giancarlo Barbadoro, Edizioni Triskel - Torino 98)